Disortografia
Cos'è la disortografia evolutiva? Come si riconosce?
Come si interviene in caso di difficoltà o disturbo di scrittura?
La disortografia, ovvero il disturbo specifico di scrittura, si manifesta con difficoltà nella competenza ortografica.
Uno dei primi segnali che potrebbe indicarci che ci troviamo di fronte a un bambino con disortografia riguarda i quaderni: facendo un controllo potremmo vedere un notevole numero di errori di vario tipo che vengono così classificati:
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fonologici: come sostituzione di lettere (es. “bane” al posto di “pane”), omissioni (es. “risco” al posto di “riesco”), intrusioni (es. “cavavallo” al posto di “cavallo”);
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fonetici: come errori nelle doppie e negli accenti;
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altri errori non fonologici come la fusione o separazione errata delle parole es. "in sieme", "dinuovo" ed errori nei gruppi ortografici (“sc”, “gl”, “gn”, uso dell’”h”).
Le insegnanti, inoltre, potrebbero segnalare che il bambino resta indietro rispetto alla classe durante un dettato, nei compiti in classe produce poche frasi e utilizza poche parole o consegna in ritardo l’elaborato che contiene comunque un discreto numero di errori. La valutazione del parametro della correttezza, costituito appunto dal numero degli errori, rappresenta il principale criterio diagnostico.
E’ importante specificare che la disortografia va distinta da un altro tipo di disturbo che riguarda la scrittura e che ha una natura più prettamente motoria: la disgrafia, che corrisponde ad un deficit nei processi di realizzazione dei grafemi e si manifesta con scrittura che può risultare lenta e/o molto difficile da leggere.
L’età minima in cui è possibile fare diagnosi di disortografia corrisponde al completamento della 2^ classe della scuola primaria.
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